Il rispetto del principio di legalità nelle misure di prevenzione patrimoniale richiede che la condizione di pericolosità qualificata del soggetto sia accertata sulla base di parametri normativi stabili e determinati, non incisi da modifiche giurisprudenziali successive al giudicato. Pertanto, l'assoluzione dal reato di partecipazione ad associazione mafiosa, pur costituendo un elemento rilevante nella valutazione della pericolosità, non determina automaticamente la revoca della misura di prevenzione già applicata, in assenza di una modifica legislativa o di una pronuncia della Corte costituzionale o della Corte europea dei diritti dell'uomo che incida sulla base legale della confisca di prevenzione correlata alla pericolosità qualificata. Il giudicato di prevenzione, fondato su parametri normativi immutati, mantiene la sua stabilità e non può essere rimesso in discussione sulla base della sola evoluzione della giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.