Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 12426 del 16 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12426CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il soccombente che si è visto dichiarare inammissibile l'appello con l'ordinanza ex artt. 348-bis e 348-ter c.p.c. può proporre ricorso per cassazione soltanto avverso la sentenza di primo grado, non rientrando l'impugnazione proposta tra i casi in cui potrebbe configurarsi un'autonoma impugnabilità in cassazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello. Inoltre, il difensore che ha proposto il ricorso deve essere munito di procura speciale, non essendo idonea la procura a margine dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di appello. In caso di mancata costituzione dell'intimato, non vi è luogo a pronuncia sulle spese, mentre sussistono i presupposti per il versamento, da parte del ricorrente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello dovuto per il ricorso dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - Consigliere

Dott. MANNA Felice - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - rel. Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), rappresentato e difeso dall'Avv. (OMISSIS);

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) s.p.a. in liquidazione coatta amministrativa;

- intimata -

avverso l'ordinanza della Corte d'appello di Perugia in data 29 ottobre 2013 (RGN 178/13).

Udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 7 maggio 2015 dal Consigliere relatore Dott. ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO

che il consigliere d…

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