Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2333 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:2333SENT

Massima

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La concessione di un lotto di terreno cimiteriale per la realizzazione di una sepoltura gentilizia non può essere unilateralmente modificata dall'amministrazione comunale in una concessione per cappella sepolcrale, se nel lotto originariamente concesso sono già state realizzate e collaudate le opere sepolcrali. L'amministrazione può esercitare il potere di autotutela per annullare la modifica della concessione entro un termine ragionevole, senza che ciò determini situazioni di affidamento meritevoli di tutela, in quanto il procedimento amministrativo è caratterizzato da continui mutamenti di posizione delle parti. L'art. 75 del Regolamento cimiteriale, che disciplina la possibilità di ottenere la modifica della concessione, va interpretato nel senso che tale facoltà è ammessa solo prima che le opere sepolcrali siano state realizzate e collaudate, al fine di evitare problemi relativi alla responsabilità per le spese sostenute e alla rimessa in pristino del lotto originariamente concesso. L'esercizio dell'autotutela da parte dell'amministrazione, anche a distanza di alcuni anni dalla concessione originaria, non può essere considerato irragionevolmente tardivo, tenuto conto della peculiarità della materia cimiteriale e dell'assenza di opere sepolcrali realizzate nel lotto oggetto della concessione revocata.

Sentenza completa

N. 01085/2006
REG.RIC.

N. 02333/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01085/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1085 del 2006, proposto dalla Sig.ra ((omissis)) CITTADINI, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio, in Palermo, via Houel 30, è elettivamente domiciliato;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), unitamente al quale elegge domicilio presso gli uffici dell’Avvocatura comunale, in Palermo, ((omissis)) n.39;

per l'annullamento

della determina dirigenziale n.435 del 5.8.2005 e di ogni atto presupposto, consequenziale o comunque connesso con quello impugnato;

Visti il ricorso e i relativ…

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