La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata, senza necessità di previo avviso orale del questore, nei confronti dei soggetti rientranti nelle categorie di cui ai numeri 1 e 2 dell'articolo 1 della legge n. 1423 del 1956, in quanto la disciplina di cui all'articolo 4 della medesima legge è stata estesa a tali categorie di persone dall'articolo 9 della legge n. 152 del 1975. Il giudizio di pericolosità sociale, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, può essere fondato non solo su precedenti condanne per reati contro il patrimonio, ma anche su gravi elementi indiziari posti a base di un'ordinanza di custodia cautelare, ancorché successivamente annullata, purché dimostrativa della personalità negativa e dell'abituale dedizione a traffici delittuosi del soggetto. In materia di misure di prevenzione, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla sola verifica della violazione di legge, non essendo consentito il riesame del giudizio di pericolosità sociale e della sua attualità, che rientra nella valutazione discrezionale del giudice di merito.