Consiglio di Stato sentenza n. 1073 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:1073SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il diniego di rinnovo della concessione di posteggio extramercato per il commercio su aree pubbliche, basato sull'erronea collocazione del chiosco in zona D anziché in zona E, comporta l'annullamento dell'atto impugnato. L'amministrazione comunale è tenuta a valutare correttamente la localizzazione del chiosco ai fini del rinnovo della concessione, in applicazione della normativa vigente in materia di commercio su aree pubbliche. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del provvedimento di diniego, deve verificare la corretta qualificazione urbanistica dell'area in cui è ubicato il chiosco, al fine di accertare la fondatezza dei presupposti posti a base del provvedimento impugnato. Il principio di legalità e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono all'ente locale di adottare provvedimenti motivati e conformi alla disciplina di settore, evitando errori di fatto o di diritto che possano comportare l'annullamento dell'atto. La tutela dell'affidamento del concessionario e il rispetto del principio di proporzionalità richiedono che l'amministrazione, in sede di rinnovo, valuti attentamente la posizione del titolare del posteggio, senza adottare provvedimenti di diniego fondati su presupposti erronei o irragionevoli.

Sentenza completa

N. 01134/2015
REG.RIC.

N. 01073/2016REG.PROV.COLL.

N. 01134/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1134 del 2015, proposto dal Comune di Milano, nella persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Mandarano, Ruggero Meroni, Anna Maria Pavin e Raffaele Izzo, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Raffaele Izzo in Roma, Lungotevere Marzio, n. 3;

contro

Il sig. Ottorino Curcio, rappresentato e difeso dagli avvocati Marco Salina, Luca Griselli e Andrea Manzi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Andrea Manzi in Roma, via Federico Confalonieri, n. 5;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. I, n. 1394/2014, resa tra le pa…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.