Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42874 del 10 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:42874PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando le condotte molestatrici, anche se non accompagnate dall'alterazione delle abitudini di vita della vittima, siano idonee a cagionare in essa un perdurante e grave stato di ansia o di paura, valutato alla luce della intensità, reiterazione e idoneità concreta delle condotte stesse a incidere sulla serenità e incolumità della persona offesa, a prescindere dalla modifica delle sue abitudini di vita. Il criterio discretivo tra il reato di atti persecutori e quello di molestie (art. 660 c.p.) risiede nella diversa entità delle conseguenze della condotta, essendo sufficiente, per la configurazione del delitto di cui all'art. 612-bis c.p., l'idoneità delle molestie a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, mentre il reato di cui all'art. 660 c.p. sussiste quando le molestie si limitano a infastidire la persona offesa senza determinare tali effetti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) (ALIAS (OMISSIS)), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/07/2021 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore gen., Dott.ssa SABRINA PASSAFIUME, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Ritenuto in fatto
1. Con sentenza indicata in epigrafe, la Corte d'appello di Trieste ha confermato il provvedime…

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