Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: La normativa in materia di autorizzazione paesaggistica prevista dall'art. 146 del d.lgs. 42/2004 si applica ai procedimenti di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica non ancora conclusi alla data del 31 dicembre 2009, anche nell'ambito di procedimenti di condono edilizio, non trovando applicazione la disciplina speciale di cui all'art. 32 della legge 47/1985. Pertanto, il parere vincolante della Soprintendenza deve essere acquisito nel corso del procedimento autorizzatorio e non può essere esercitato successivamente sotto forma di annullamento, risultando contraria alla normativa vigente la pretesa ultrattività del regime transitorio. La restituzione degli atti da parte della Soprintendenza per la sopravvenuta modifica della procedura è conforme ai principi generali in materia di procedimento amministrativo, non necessitando di alcuna autonoma previsione normativa, e non integra violazione dei principi di efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, atteso che l'iter più spedito non può prevalere sull'applicazione delle norme vigenti.