Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7424 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:7424SENT

Massima

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Il provvedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) che pronuncia la compatibilità ambientale di un progetto infrastrutturale, pur potendo contenere prescrizioni da ottemperare in sede esecutiva, non è illegittimo per carenza di motivazione o irragionevolezza, in quanto la VIA positiva condizionata all'adempimento di specifiche prescrizioni costituisce un giudizio allo stato degli atti, integrato dall'indicazione preventiva degli elementi idonei a superare le ragioni del possibile dissenso, in ossequio ai principi di economicità e collaborazione procedimentale. La valutazione di compatibilità ambientale non deve necessariamente precedere ogni singolo approfondimento tecnico-istruttorio, essendo sufficiente che le prescrizioni imposte garantiscano il rispetto delle esigenze di tutela ambientale nella successiva fase esecutiva. Inoltre, la suddivisione di un progetto infrastrutturale in più lotti sottoposti separatamente a VIA non è di per sé illegittima, purché non sia finalizzata a eludere l'esame complessivo dell'impatto ambientale. La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera di interesse strategico, quale un metanodotto, può essere legittimamente fondata sulla finalità di diversificazione dei corridoi di attraversamento del Paese e di incremento delle capacità di importazione di gas, senza che sia necessario dimostrare l'insufficienza delle reti esistenti o l'indispensabilità dell'opera per la sicurezza del sistema del gas, atteso che tali esigenze non esauriscono le ragioni di pubblico interesse sottese alla realizzazione dell'infrastruttura. Infine, il mancato rispetto dei termini procedimentali per l'adozione del provvedimento di dichiarazione di pubblica utilità non determina di per sé l'illegittimità dell'atto, ove i termini non siano qualificati come perentori dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2020

N. 07424/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05255/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5255 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Comune dell'Aquila, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Valadier, 48;

contro

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali non costituito in …

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