Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8077 del 23 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8077PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che, nell'esercizio delle proprie funzioni, si appropria indebitamente di somme di denaro versate dai cittadini per il rilascio di documenti di identità, commette il reato di peculato. Tale condotta è punibile anche qualora l'appropriazione non sia stata puntualmente quantificata per ciascun episodio, essendo sufficiente l'indicazione dell'ammontare complessivo sottratto, purché risulti accertata la riferibilità esclusiva della condotta all'imputato in ragione della sua posizione lavorativa e della mancanza di altri soggetti che avessero accesso alle somme riscosse. La mera astratta possibilità che altri dipendenti avessero potuto appropriarsi del denaro non è sufficiente a inficiare la validità della prova, in assenza di elementi concreti che ne dimostrino il coinvolgimento. La confessione dell'imputato, unitamente alla ricostruzione puntuale delle modalità della condotta illecita, costituiscono elementi probatori idonei a fondare la condanna per il reato di peculato, senza che possa essere censurata in sede di legittimità la valutazione delle risultanze processuali operata dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Pao - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 25/5/2021 dalla Corte di appello di Perugia;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI GERONIMO Paolo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore Generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
letta la memoria dell'avvocato PROVARONI Valerio, il quale ha chiesto l'accogliment…

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