Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19468 del 10 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:19468PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, sussiste quando vi siano elementi specifici, desumibili dalle modalità di commissione dei fatti e dalla personalità dell'indagato, i quali dimostrino l'esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa natura e la concreta possibilità che l'indagato, verificandosi tali occasioni, possa facilmente commettere ulteriori illeciti, anche in presenza di misure meno afflittive come gli arresti domiciliari. A tal fine, rilevano la sistematicità e la pervicacia con cui l'indagato ha posto in essere le condotte illecite, la strumentalizzazione di una pluralità di società a lui riconducibili per finalità delittuose, la presenza di precedenti penali e carichi pendenti, nonché l'evasione da precedenti misure cautelari, elementi che rendono la custodia cautelare in carcere l'unica misura adeguata a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato, anche in considerazione dell'insufficienza di controlli connaturata a misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 282/2015 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 07/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;
sentite le conclusioni del PG Dott. Pinelli Mario, inammissibilita'.
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Pinelli Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv.to (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMI…

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