Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44972 del 2 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44972PEN

Massima

La contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, ai sensi dell'art. 469 c.p., integra il reato di falso indipendentemente dal fatto che la falsificazione riguardi la copia e non l'originale del documento, essendo sufficiente che l'azione sia idonea a trarre in inganno l'uomo medio, senza necessità che la falsificazione sia rilevabile anche da parte di soggetti esperti. Inoltre, in presenza di recidiva specifica infraquinquennale, il termine di prescrizione del reato di falso non si estingue, in quanto la causa interruttiva comporta un prolungamento del termine non di un quarto, ma di due terzi, ai sensi dell'art. 161, comma 2, c.p.p. in relazione all'art. 99, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo Presidente del 28/10/2 -

Dott. AMATO Alfonso Consigliere SENTE -

Dott. OLDI Paolo Consigliere N. 2 -

Dott. LAPALORCIA Grazia rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. Consigliere N. 21359/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. MA. CL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 590/2010 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 10/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

udito il P.G. in persona del Dott. FODARONI Giuseppina che ha concluso…

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