Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5898 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5898SENT

Massima

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Il potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza, espressione di una manifestazione di cogestione del vincolo data dalla legge a sua estrema difesa, non comporta un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'ente competente tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, ma si estrinseca in un vaglio di legittimità che si estende a tutte le ipotesi riconducibili all'eccesso di potere. Pertanto, la Soprintendenza può annullare l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune qualora ritenga che l'ente locale non abbia adeguatamente motivato in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera, senza dover effettuare una propria valutazione di merito. Ciò in quanto la funzione del parere ex art. 32 della Legge 47/1985 è quella di verificare la compatibilità dell'opera con l'esigenza di conservazione dei valori paesistici protetti dal vincolo, sicché una valutazione di compatibilità che si traduca in una obiettiva deroga al vincolo stesso si risolve in un parere illegittimo. Inoltre, il divieto di effettuare valutazioni di merito da parte della Soprintendenza sussiste solo se l'ente che rilascia l'autorizzazione di base abbia adempiuto al suo obbligo di motivare in maniera adeguata in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera. In caso contrario, gli organi ministeriali possono vagliare l'autorizzazione o il parere sotto tutti i profili di legittimità, compreso il vizio di eccesso di potere, qualora l'autorità che ha emesso il nulla-osta o il parere non abbia esternato una motivazione congrua dalla quale evincere le ragioni che la inducevano a concludere per la compatibilità dei manufatti realizzati con il vincolo paesaggistico.

Sentenza completa

N. 07366/2007
REG.RIC.

N. 05898/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07366/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7366 del 2007, proposto da: Di Bello Rosa,
rappresentata e difesa dagli avv.ti Giacomo Callista e Pasquale Lambiase, con domicilio eletto presso Pasquale Lambiase in Napoli, via Cuma, 28;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rapp.te p.t.,
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia, in persona del legale rapp.te p.t.,
rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, con domicilio eletto in Napoli, via Diaz, 11;
Comune di Massa Lubrense, …

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