Il provvedimento di revoca di una licenza di pubblica sicurezza per la gestione di un esercizio di sala giochi, adottato sulla base di precedenti penali a carico di un familiare non convivente del titolare, è illegittimo qualora non sia stata adeguatamente accertata l'effettiva inserzione del titolare in un contesto socio-familiare controindicato, in violazione del principio di buona condotta di cui agli artt. 11 e 88 del R.D. n. 773/1931 (TULPS). L'Amministrazione è tenuta a garantire il rispetto del diritto di difesa e del contraddittorio nella fase istruttoria del procedimento, in ossequio ai principi di lealtà e correttezza di cui agli artt. 7 e 8 della l. n. 241/1990, senza poter fondare il provvedimento sanzionatorio esclusivamente su elementi di mera presunzione. Il titolare della licenza, infatti, non può essere ritenuto responsabile per fatti ascrivibili a soggetti terzi, in assenza di una sua effettiva partecipazione o connivenza, in osservanza del principio di personalità della responsabilità sancito dall'art. 4 della Costituzione.