Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17666 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17666PEN

Massima

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La confisca di beni ai sensi della legge antimafia (L. 575/1965, art. 2-ter) può essere disposta anche per beni acquisiti in epoca anteriore all'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, purché il loro valore risulti sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all'attività economica svolta e non ne sia dimostrata la legittima provenienza. L'unico presupposto richiesto dalla legge è l'inizio di un procedimento per l'applicazione di una misura di prevenzione personale nei confronti di una persona ritenuta socialmente pericolosa. La confisca, quale misura di prevenzione, ha una funzione autonoma e preminente di contrasto alla criminalità economica di matrice mafiosa, essendo volta a sottrarre dalla circolazione i beni di origine illecita, a prescindere dal momento in cui siano stati acquisiti dal soggetto ritenuto socialmente pericoloso. La sproporzione reddituale, la disponibilità e l'origine illecita dei beni, piuttosto che il dato temporale di acquisizione, costituiscono i presupposti per la confisca, la quale non comporta una irragionevole e incongrua lesione del diritto di difesa e di altri principi costituzionali, essendo comunque richiesto un collegamento tra la cautela patrimoniale e l'esistenza di soggetti individuati come pericolosi, nel rispetto del contraddittorio e dell'espansione della tutela dei diritti del proposto e degli altri soggetti colpiti dall'ablazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato Impellizzeri Antonio per Lo. Fr. (n. il (OMESSO)), dagli Avvocati Impellizzeri Antonio e Impellizzeri Francesco per Sa. Gi. (n. il (OMESSO)), dall'Avvocato Impellizzeri Antonio per Ma. Gi. (n. il (OMESSO)) e dall'Avvocato Giannone Rosa Maria per Ca. Sa. (n. il (OMESSO));

Avverso il decreto della Corte di appello di Caltanissetta, in data 15/01/2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consi…

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