Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52912 del 23 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52912PEN

Massima

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La condotta di partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. non si connota per la mera adesione ideale all'organizzazione, ma postula un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo attivo e funzionale, in esecuzione del quale il concorrente si mette a disposizione dell'organizzazione in vista del perseguimento degli scopi criminali oggetto del programma associativo. Pertanto, ai fini dell'integrazione del delitto di partecipazione, non è sufficiente il mero contatto o la frequentazione con gli altri associati, anche se legati da vincoli di parentela, ma occorrono specifici elementi che dimostrino l'assunzione da parte dell'indagato di un ruolo dinamico e funzionale all'interno della compagine criminale, desumibile da indicatori fattuali che ne comprovino il contributo casualmente rilevante alla permanenza in vita dell'organizzazione e al conseguimento dei suoi scopi illeciti. Ove tali elementi non emergano in modo chiaro e univoco dalla motivazione del provvedimento cautelare, il giudizio di gravità indiziaria in ordine al reato associativo deve essere annullato e rimesso al riesame del giudice del gravame, affinché valuti la posizione dell'indagato alla luce dei principi di diritto enunciati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/12/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandra Bassi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'Olio Marco, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato rigettato;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso…

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