Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 985 del 2015

ECLI:IT:TARLE:2015:985SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari espressamente di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tal caso, il giudice amministrativo, preso atto della rinuncia implicita all'azione, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse comporta la compensazione integrale delle spese di lite, in considerazione dell'esito del giudizio e delle ragioni della decisione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito del ricorso, manifestato attraverso una espressa dichiarazione di carenza di interesse, determina l'improcedibilità del ricorso stesso, senza che il giudice possa entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato. Tale soluzione, che evita un inutile dispendio di attività processuale, è coerente con il principio di economia processuale e con l'esigenza di concentrazione del contenzioso amministrativo. La compensazione integrale delle spese di lite rappresenta una naturale conseguenza dell'esito del giudizio, che non ha consentito una pronuncia sul merito.

Sentenza completa

N. 01475/2010
REG.RIC.

N. 00985/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01475/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1475 del 2010, proposto da:
Societa' Atenatech Srl, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis))', ((omissis))', ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, Via 95 Rgt Fanteria, 9;

contro

Comune di Nardo', rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, Via Zanardelli 7; Regione Puglia;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego 10 giugno 2010, prot. n. 22141, ricevuto in data 17 giugno 2010, prot. n. 22141, col quale è stato negato alla ricorrente il permesso per la costruzione di un …

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