Il provvedimento di archiviazione disposto dal giudice a seguito di udienza camerale ex art. 409 c.p.p. può essere oggetto di ricorso per cassazione unicamente per i casi di nullità previsti dall'art. 127 c.p.p., comma 5, non essendo ammissibile il ricorso fondato su motivi diversi, come la mancata configurazione di una specifica circostanza aggravante ai fini della procedibilità d'ufficio del reato. Inoltre, il ricorso per cassazione deve indicare specificamente la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, senza poter ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, pena l'inammissibilità del ricorso per mancanza di specificità del motivo, ai sensi dell'art. 581, lett. c) c.p.p. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende, in applicazione dei principi affermati dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 186/2000.