Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28336 del 28 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28336PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali non è giustificato dalla legittima difesa quando l'imputato, pur essendo stato colpito dalla persona offesa, non versi in una situazione di pericolo attuale per la propria incolumità fisica tale da rendere necessitata e priva di alternative la sua reazione mediante aggressione, potendo egli limitarsi a neutralizzare l'offesa e ad allontanarsi, senza reagire per risentimento o ritorsione. Inoltre, il movente dell'azione, pur potendo contribuire all'accertamento del dolo, non coincide con l'elemento soggettivo del reato, costituendo soltanto la causa psichica della condotta umana e lo stimolo che ha indotto l'autore ad agire. Pertanto, la valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato e dell'esclusione della causa di giustificazione della legittima difesa rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità, se sorretto da motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2018 del Tribunale di Chieti;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCARDI GIUSEPPE;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedend…

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