Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice amministrativo, nel valutare la ricevibilità di un ricorso elettorale, deve limitarsi a verificare il rispetto delle regole procedurali formali, senza poter sindacare nel merito le ragioni di esclusione di una lista dalla competizione elettorale. Eventuali errori o violazioni di norme processuali commessi dal giudice di merito, pur se gravi, non possono essere censurati in sede di legittimità, in quanto non attengono all'essenza della giurisdizione né al superamento dei limiti esterni della stessa, ma solo alle modalità di esercizio della funzione giurisdizionale. Il giudice di legittimità non può quindi riesaminare il merito della controversia relativa all'esclusione di una lista elettorale, ma deve limitarsi a verificare la correttezza del giudizio di irricevibilità del ricorso, basato sul mancato rispetto di termini e modalità di impugnazione previsti dalla legge. Il principio di tutela delle libere elezioni non può prevalere sulla necessità di rispettare i presupposti processuali per l'accesso alla giustizia amministrativa, i quali devono essere applicati in modo rigoroso anche in ambito elettorale.