Consiglio di Stato sentenza n. 3533 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:3533SENT

Massima

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Il mancato o illegittimo esercizio dell'attività amministrativa da parte della Pubblica Amministrazione, che abbia cagionato un danno ingiusto e direttamente conseguente all'illegittimità dell'atto, può dar luogo a responsabilità risarcitoria ai sensi dell'art. 2043 c.c. solo ove il danneggiato abbia tempestivamente esperito tutti i rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento per contrastare gli atti o i comportamenti lesivi. Pertanto, l'omessa impugnazione incidentale di un bando di gara, che non abbia considerato i diritti di pregressi concessionari, preclude al soggetto risultato assegnatario della concessione, poi annullata, la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni, in quanto tale omissione integra una sostanziale acquiescenza al provvedimento e dimostra la chiara volontà di accettarne gli effetti. Ciò in quanto il risarcimento del danno non consegue automaticamente all'annullamento di un atto amministrativo, ma è subordinato alla dimostrazione che il procedimento, nel singolo caso, avrebbe dovuto avere un esito favorevole al richiedente. Pertanto, ove il giudice abbia escluso la spettanza definitiva del bene al soggetto che introduce la pretesa risarcitoria, deve escludersi che la parte soccombente nel precedente giudizio possa essere ristorata di danni che, in via di mero fatto, si siano verificati in conseguenza del venir meno degli indebiti effetti a lui favorevoli verificatisi medio tempore in virtù dell'illegittima determinazione adottata dalla P.A. In tali ipotesi, infatti, manca un "danno ristorabile" in senso tecnico, in quanto il nocumento giuridicamente risarcibile poteva semmai essere configurato in favore della parte vittoriosa nel precedente giudizio, e non certo nei riguardi della parte soccombente, la quale aveva indebitamente potuto lucrare sul rilascio di una concessione illegittima.

Sentenza completa

N. 02879/2011
REG.RIC.

N. 03533/2013REG.PROV.COLL.

N. 02879/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2879 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, piazza del Fante, 2;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE II n. 01121/2010, resa tra le parti, concernente risarcimento danni a seguito di annullamento concessione per l'esercizio di raccolta ed accettazione delle scommesse …

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