Il potere di adottare ordinanze contingibili e urgenti per la tutela della pubblica incolumità, attribuito al Sindaco ai sensi dell'art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, non può essere esercitato dall'organo dirigenziale competente in materia di vigilanza edilizia, il quale è tenuto ad agire esclusivamente per la repressione degli abusi edilizi, in conformità all'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 e all'art. 107 del D.Lgs. n. 267/2000. Pertanto, l'ordinanza adottata dal dirigente comunale per fronteggiare un pericolo per la privata incolumità, anziché per la demolizione di opere abusive, è viziata da sviamento di potere, in quanto l'atto è stato determinato da un interesse diverso da quello pubblico perseguito dalla norma attributiva del potere. Il Sindaco, in qualità di ufficiale di Governo, è l'unica autorità competente ad adottare provvedimenti contingibili e urgenti per la tutela della pubblica e privata incolumità, in presenza dei presupposti di legge, mentre l'organo dirigenziale può intervenire esclusivamente per la repressione degli illeciti edilizi, attraverso atti vincolati e privi di discrezionalità.