Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22123 del 27 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22123PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 sussiste anche in presenza di una struttura organizzativa rudimentale, purché idonea a realizzare in modo stabile e duraturo il programma criminoso comune, senza che sia necessaria un'articolata e complessa organizzazione gerarchica. La partecipazione all'associazione può essere integrata sia dalla condotta di chi opera in modo parallelo per la realizzazione di profitti con lo spaccio di droga, sia dal vincolo che lega l'importatore, che si adopera per rifornire il mercato in via continuativa, con l'organizzazione territoriale dedita allo spaccio, a condizione che tutti i soggetti abbiano la consapevolezza di agire nell'ambito di un'unica associazione, nella quale l'attività dei singoli si integra strumentalmente per la finalità perseguita. Pertanto, integra la condotta di partecipazione all'associazione la costante disponibilità a fornire le sostanze stupefacenti di cui il sodalizio fa traffico, tale da determinare un durevole rapporto tra fornitore e spacciatori che immettono la droga nel consumo al minuto, sempre che si accerti la coscienza e volontà di far parte dell'associazione, di contribuire al suo mantenimento e di favorire la realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di droga.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 528/2014 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 11/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

sentite le, conclusioni del PG Dott. FILIPPI P. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza dell'11 luglio 2014 il Tribunale di Lecce, rigettava il riesame…

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