Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29186 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29186PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando il soggetto attivo, prospettando l'esercizio di una facoltà o di un diritto previsto dall'ordinamento, persegue in realtà il fine di conseguire un ingiusto profitto, così attribuendo alla propria condotta il significato e le connotazioni tipiche di una minaccia idonea a coartare la volontà della vittima. Ciò in quanto l'esercizio di un diritto, pur in sé legittimo, diventa minaccia e assume i connotati dell'estorsione quando è finalizzato al conseguimento di un vantaggio indebito. La minaccia, quale elemento costitutivo del delitto di estorsione, non richiede necessariamente la prospettazione di un male irreparabile, essendo sufficiente che il male prospettato, in relazione alle circostanze che lo accompagnano, sia tale da far sorgere nella vittima il timore di un concreto pregiudizio. Il delitto di estorsione si consuma con la consegna del bene da parte della vittima all'agente, a prescindere dall'intervento immediato della polizia giudiziaria e dalla restituzione del bene all'avente diritto. Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità, con riferimento al delitto di estorsione, non è sufficiente che il bene sottratto abbia un modesto valore economico, ma occorre valutare anche gli effetti dannosi connessi alla lesione della persona contro la quale è stata esercitata la violenza o la minaccia, attesa la natura plurioffensiva del delitto, che lede non solo il patrimonio, ma anche la libertà e l'integrità fisica e morale della persona aggredita per la realizzazione del profitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. MONACO Marco Mari - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2017 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO MARIA MONACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) che, in difesa di (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso e, in subordine, il rigetto in luogo…

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