Il mancato compimento di un atto dovuto da parte di un pubblico ufficiale, anche se protratto nel tempo, è punibile ai sensi dell'art. 328 c.p. solo fino al momento in cui il reato si prescrive, in applicazione delle norme sulla prescrizione vigenti al momento della commissione del fatto. Pertanto, il reato di omissione di atti d'ufficio si estingue per prescrizione, secondo i termini previsti dalla legge, indipendentemente dalla durata della condotta omissiva, senza che rilevi la natura permanente o istantanea del reato. La prescrizione opera come causa di estinzione del reato, precludendo l'applicazione di qualsiasi sanzione penale, anche quando il pubblico ufficiale abbia omesso di compiere il proprio dovere per un periodo prolungato. Il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter valutare ulteriormente la gravità della condotta o l'interesse pubblico leso, una volta accertato il decorso del termine prescrizionale applicabile al caso concreto.