Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49630 del 16 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49630PEN

Massima

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Il possesso di documenti di identificazione contraffatti integra il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p., che punisce sia la fabbricazione che il semplice possesso di tali documenti falsi da parte del medesimo soggetto, configurando un'ipotesi di reato autonoma rispetto al mero possesso previsto dal comma 1 della stessa norma. Ai fini della convalida dell'arresto in flagranza per tale fattispecie, il giudice deve limitarsi a verificare la sussistenza dei presupposti legali per l'arresto e l'uso ragionevole dei poteri da parte della polizia giudiziaria, senza poter sovrapporre una propria autonoma interpretazione degli elementi oggettivi emersi, dovendo piuttosto porsi nella medesima situazione di chi ha operato l'arresto per valutarne la legittimità sulla base di quanto conoscibile al momento dell'intervento. Ove ritenga che la polizia abbia ecceduto i limiti della discrezionalità concessa, il giudice deve fornire adeguata motivazione. Peraltro, anche ove fosse ravvisabile la sola fattispecie di possesso di documenti falsi di cui al comma 1 dell'art. 497-bis c.p., ricorrerebbero comunque i presupposti per la convalida dell'arresto facoltativo in flagranza, essendo sufficiente che sussista almeno uno dei parametri della gravità del fatto o della pericolosità dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BERGAMO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3557/2014 TRIBUNALE di BERGAMO, del 13/10/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13.10.2014 il Giudice Monocratico del Tribunale di Bergamo non convalidava l'arresto di (OMISSIS), ordinandone l'immediata liberazione, per i reati di cui all'articolo 497 bis c.p. e Decreto Legislativo n.…

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