Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51694 del 5 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51694PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la richiesta di interrogatorio del detenuto sottoposto a misura cautelare ai sensi dell'art. 299 comma 3-ter c.p.p., è tenuto a verificare la sussistenza di nuovi o diversi elementi rispetto a quelli già valutati, al fine di contemperare l'esercizio dei diritti di difesa con le esigenze di economia processuale e speditezza del procedimento. In assenza di tali nuovi elementi, il giudice può legittimamente rigettare la richiesta di interrogatorio, senza che ciò comporti la cessazione automatica della misura cautelare, a differenza di quanto previsto per il mancato espletamento dell'interrogatorio di garanzia ex art. 294 c.p.p. Inoltre, il difensore d'ufficio è legittimato a proporre impugnazione senza necessità di procura speciale da parte dell'imputato, in virtù della previsione codicistica di cui all'art. 571 comma 3 c.p.p., sicché la relativa doglianza del ricorrente risulta inammissibile per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), in atto detenuto nella Casa circondariale di Cremona;
avverso l'ordinanza della Corte d'appello di Milano in data 11/05/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolti dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Tratto in arresto in relazione al delitto di cui all&…

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