Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21981 del 17 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21981PEN

Massima

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Il coinvolgimento stabile e professionale di un soggetto in un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, anche sulla base di forti vincoli familiari con gli altri membri, integra gravi indizi di colpevolezza e giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto pericolo di reiterazione del reato, a prescindere dalla mancanza di precedenti penali e dalla spontanea presentazione alle autorità. Infatti, l'inserimento in un contesto criminale organizzato, dimostrato da elementi indiziari univoci come la partecipazione attiva agli atti di gestione e smercio della droga, è sufficiente a fondare il fumus commissi delicti e il periculum libertatis, senza che assumano rilievo determinante le condotte individuali pregresse dell'indagato. La gravità del fatto, l'elevato grado di pericolosità sociale del soggetto e la sua stabile integrazione nell'associazione rendono inoltre adeguata e proporzionata l'applicazione della misura cautelare più afflittiva, in assenza di alternative idonee a scongiurare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/05/2017 emessa dal Tribunale di Milano;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale d…

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