Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2763 del 26 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2763PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa e la provocazione non possono essere riconosciute quando le offese e le lesioni arrecate dall'imputato, pur in reazione a precedenti aggressioni, risultano sproporzionate e prive di reciprocità, essendo caratterizzate da un contenuto oltremodo offensivo dell'onore della persona offesa e prospettando anche la commissione di gravi reati. Il giudice di merito ha il potere di valutare in modo esaustivo e logico la sussistenza o meno delle scriminanti invocate, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi logici o inconciliabilità con gli atti processuali. L'omessa indicazione nell'intestazione della sentenza delle conclusioni delle parti non costituisce nullità, in assenza di espressa previsione normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. CARROZZA Artur - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DA. PR. MA. N. IL (OMESSO);

2) AP. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6/2009 TRIB.SEZ.DIST. di SCHIO, del 12/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/11/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA Arturo;

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale, Dott. DE SANTIS Fausto, che chiede il rigetto del ricorso;

Sentito l&#x…

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