Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20478 del 13 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20478PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, richiede la prova della stabile adesione dell'imputato al sodalizio criminoso, desumibile non solo dalla commissione di singoli reati-fine, ma anche dalla dimostrazione del suo contributo funzionale alle dinamiche operative e di crescita dell'organizzazione, con la consapevolezza e la volontà di farne parte. A tal fine, non è sufficiente il mero coinvolgimento in alcuni episodi criminosi, anche se rilevanti, né la mera contiguità con gli altri sodali, essendo necessario accertare un ruolo specifico dell'imputato, idoneo a manifestare il suo stabile inserimento nell'associazione e la sua partecipazione alle attività illecite, secondo un vincolo di stabilità e continuità. La prova della partecipazione associativa non può fondarsi esclusivamente sulla commissione di reati-fine, specie se commessi a distanza temporale, senza che emerga un effettivo e costante coinvolgimento dell'imputato nelle dinamiche operative del sodalizio. Inoltre, trattandosi di un'ipotesi speciale rispetto all'art. 416 c.p., l'associazione di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 non richiede una struttura gerarchica o organizzativa particolarmente complessa, essendo sufficiente una minima organizzazione funzionale al perseguimento dello scopo illecito, attraverso il contributo dei singoli associati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILI Andrea - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/07/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GAI Emanuela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) in sost. avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS) che hanno concluso chiedendo l'accoglim…

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