Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27233 del 1 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27233PEN

Massima

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Il falso nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002 qualora l'imputato, pur essendo a conoscenza del reddito effettivamente percepito dal proprio nucleo familiare, ometta di dichiararlo, anche se in precedenza il medesimo nucleo familiare aveva ottenuto il beneficio sulla base di una diversa dichiarazione di insussistenza di redditi, non essendo sufficiente a escludere il dolo la mera ipotesi di un errore dovuto a colpevole disinteresse o ignoranza della situazione reddituale. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare complessivamente la gravità del fatto, l'entità del discostamento tra quanto dichiarato e quanto accertato, nonché la pericolosità sociale dell'imputato desunta dai suoi precedenti penali, senza che sia necessaria un'analitica disamina di tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p. a favore dell'imputato, ove quelli di segno negativo risultino prevalenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2019 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELE CENCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il Difensore: nessuno e' comparso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino il …

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