Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40175 del 7 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40175PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere espresso nella seguente massima giuridica: La risposta dell'agente a un fatto provocatorio deve essere adeguata alla gravità dell'offesa subita, essendo necessario un nesso causale tra la provocazione e la reazione, che esclude la sussistenza dell'attenuante della provocazione in caso di evidente sproporzione tra l'offesa e la reazione. La graduazione della pena, anche in relazione alle circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui determinazione non è censurabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata motivazione e non frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico, dovendo tenersi conto degli elementi oggettivi e soggettivi complessivamente considerati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/09/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PERLA LORI che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'inannmissibilita'.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), riconosciuto respon…

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