Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29595 del 7 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29595PEN

Massima

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Il reato di ingiuria può essere escluso dalla causa di non punibilità della provocazione, la quale richiede che l'offesa sia stata provocata da un fatto ingiusto altrui tale da turbare gravemente l'animo dell'agente, determinandolo a reagire in modo scomposto e irruente. Tuttavia, la valutazione della sussistenza di tale esimente deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un'attenta disamina delle circostanze concrete del caso, considerando l'intensità della reazione dell'imputato in rapporto alla gravità della provocazione subita. Ove il giudice ritenga integrata la scriminante della provocazione, l'imputato deve essere dichiarato non punibile, con conseguente condanna alle sole spese processuali, in applicazione del principio di responsabilità per le sole spese cagionate dalla propria condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 46/2009 GIUDICE DI PACE di FLORIDIA, del 12/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAPALORCIA GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha concluso per il ricorso in appello.

RITENUTO IN FATTO

Il Giudice di Pace di Fl…

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