Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2590 del 21 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2590PEN

Massima

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Il titolare della posizione di garanzia, quale coordinatore per la progettazione e l'esecuzione dei lavori, è tenuto a predisporre adeguate misure di sicurezza per prevenire i rischi di infortunio connessi allo svolgimento dell'attività lavorativa, anche in caso di eventuali negligenze, imprudenze o disattenzioni dei lavoratori subordinati, la cui incolumità deve essere protetta con appropriate cautele. Il garante non può invocare, a propria scusa, il principio di affidamento o l'abnormità del comportamento del lavoratore, poiché il rispetto della normativa antinfortunistica mira a salvaguardare l'incolumità del lavoratore anche dai rischi derivanti dalle sue stesse imprudenze e negligenze, purché connessi allo svolgimento dell'attività lavorativa. Pertanto, la condotta omissiva del coordinatore, consistente nel non aver predisposto misure di sicurezza idonee a prevenire la caduta dall'alto del lavoratore, costituisce condicio sine qua non dell'evento morte, non potendosi ravvisare interruzione del nesso causale per il comportamento imprudente del lavoratore, il quale stava svolgendo un'operazione rientrante nelle sue mansioni. La valutazione del giudice di merito in ordine alla gravità della condotta omissiva e alle conseguenze derivatene, con la conseguente determinazione della pena, è insindacabile in sede di legittimità, ove sorretta da motivazione esente da vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI SALVO EMANUELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza in epigrafe indicata, con la quale e' stata conferma…

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