Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3103 del 23 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3103PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto non solo dalla gravità del titolo del reato, ma anche dalle specifiche modalità e circostanze della condotta criminosa, quali la sua realizzazione in forma organizzata e sistematica, la disinvoltura e l'abilità dimostrate dall'indagato nella costruzione di un articolato sistema criminale, nonché dalla sua capacità di mettere a disposizione di terzi il peculiare know-how acquisito in materia di reati tributari e frodi ai danni dello Stato. Tali elementi, adeguatamente evidenziati dal giudice, sono idonei a dimostrare la concretezza e attualità del pericolo di reiterazione, senza che sia necessario un riferimento a condotte illecite recenti, essendo sufficiente la valutazione complessiva della pericolosità sociale dell'indagato desumibile dal modus operandi e dalle caratteristiche della sua attività criminosa. Inoltre, l'omessa motivazione in ordine a reati per i quali non è stata richiesta l'applicazione di alcuna misura cautelare non determina vizi dell'ordinanza, in quanto il giudice non è tenuto a pronunciarsi su profili non dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4400/2016 TRIB. LIBURTA' di NAPOLI, del 12/08/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. IMPERIALI LUCIANO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. ZACCO Franca, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS), del Foro di Cassino, che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 12…

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