Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44654 del 24 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44654PEN

Massima

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La testimonianza della persona offesa che sia stata denunciata per calunnia dallo stesso imputato è pienamente utilizzabile, in quanto non ricorre l'ipotesi di reati commessi da più persone in danno reciproco le une delle altre, e pertanto non trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 64, 197, 197-bis e 210 c.p.p. Infatti, una lettura costituzionalmente orientata della previsione contenuta nell'articolo 371 c.p.p., comma 2, lettera b), impone di escluderne dall'applicazione quei reati che, seppure formalmente reciproci, siano stati commessi in contesti spaziali e temporali del tutto diversi. Inoltre, il mancato deposito della lista dei testi indicati a discolpa e la mancata puntuale indicazione degli elementi di prova che si sarebbero potuti trarre dall'escussione di un determinato testimone rendono inammissibile la censura di carenza di motivazione in ordine al provvedimento con il quale la corte d'appello ha ritenuto superflua tale prova testimoniale, in applicazione del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione. Pertanto, il ricorso proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna per il delitto di truffa deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della Cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/215 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Cosimo D'Arrigo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
(OMISSIS) propone ricorso avverso la sentenza della Corte d'ap…

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