Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35398 del 24 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:35398PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La modifica di un elemento formale dell'imputazione, come la data del reato, non comporta violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, purché dagli atti emerga chiaramente il tempo di consumazione del reato e l'imputato abbia avuto modo di difendersi e conoscere tutti i termini della contestazione mossa nei suoi confronti. In tali casi, l'indicazione erronea della data nel capo di imputazione deve ritenersi un mero errore materiale, che non pregiudica l'esercizio del diritto di difesa costituzionalmente e convenzionalmente garantito all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/12/2014 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANZON Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. POLICASTRO Aldo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. C…

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