Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35139 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35139PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di appropriazione indebita si configura quando l'agente si appropria indebitamente di somme di denaro o altri beni mobili altrui, di cui abbia il possesso o la disponibilità per ragioni di ufficio, servizio o incarico, a prescindere dalla legittimità dell'acquisizione iniziale di tali beni. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva che le somme di denaro siano state acquisite dall'agente in modo illecito, attraverso la commissione di un precedente reato di truffa ai danni di terzi, atteso che l'interesse tutelato dalla norma incriminatrice è quello della tutela del possesso lecito, a prescindere dalla provenienza dei beni. Pertanto, il fatto che l'agente si sia appropriato di somme di denaro provenienti da condotte truffaldine commesse nei confronti di terzi non esclude la sussistenza del delitto di appropriazione indebita, qualora tali somme fossero state legittimamente acquisite dalla persona offesa, titolare dell'attività commerciale. Inoltre, l'agente non può invocare la scriminante dell'esercizio di un diritto, di cui all'art. 51 c.p., qualora non vi sia la prova di un ragionevole convincimento nell'agente di agire nell'esercizio di un proprio diritto, come nel caso in cui non vi siano accordi con la persona offesa che legittimino il comportamento appropriativo. Infine, la valutazione della credibilità della persona offesa e l'apprezzamento delle risultanze probatorie rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il cui giudizio è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da vizi logici o contraddittorietà manifeste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1437/2020, emessa dalla Corte d'Appello di Ancona il 27 ottobre 2020;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 6 maggio 2022 la relazione fatta dal ((omissis));
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale in persona di ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso; Letta la memoria depositata con la nota spese dalla parte civile;
Letta la me…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.