Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35770 del 26 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35770PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta molesta e minacciosa, reiterata nel tempo, cagiona nella vittima un grave e perdurante stato di turbamento emotivo, un fondato timore per la propria incolumità o l'alterazione delle proprie abitudini di vita, a prescindere dalla reciprocità dei comportamenti tra l'autore e la persona offesa. Ai fini dell'integrazione del reato, è sufficiente la realizzazione di uno solo degli eventi alternativi previsti dalla norma, senza necessità di riscontri oggettivi esterni alle dichiarazioni della persona offesa, la cui credibilità e attendibilità intrinseca possono fondare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione di una misura cautelare. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi, deve dare adeguata motivazione in ordine alla gravità del quadro indiziario, in relazione ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare nel merito gli elementi fattuali e le valutazioni soggettive compiute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa in data 8.4.2015 dal tribunale del riesame di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Alfredo Guardiano;

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente il difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), del Foro di Latin…

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