Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46645 del 3 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46645PEN

Massima

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Il provvedimento con il quale il tribunale, ai sensi della Legge 27 dicembre 1956, n. 1423, articolo 1, comma 2, e successive modificazioni, abbia disposto la revoca o la modifica di una misura di prevenzione, è impugnabile con l'appello e non con il ricorso per cassazione. Tale principio si fonda sull'argomento che, in materia di misure di prevenzione, l'istituto della revoca è funzionalmente caratterizzato dallo scopo di provocare un nuovo esame delle condizioni giustificative della misura che l'istante intende far venir meno. Pertanto, l'impugnazione avverso il provvedimento che rigetta l'istanza di revoca o modifica della misura di prevenzione deve essere qualificata come ricorso in appello e rimessa alla cognizione del giudice competente a conoscere la doglianza di merito. Tale principio è ormai consolidato nella giurisprudenza di legittimità, in quanto sostanzialmente non contraddetto da pronunciamenti discordi, e trova fondamento nell'articolo 5 della Legge n. 1423 del 1956, il quale disciplina l'istituto della revoca delle misure di prevenzione. La Corte di Cassazione, nel caso di specie, ha condiviso le motivate conclusioni del Pubblico Ministero, il quale ha rilevato la necessità di qualificare l'impugnazione come ricorso in appello e di disporne la trasmissione alla Corte d'Appello competente, in applicazione del principio giuridico consolidato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FL. SE. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 539/2008 TRIBUNALE di PALERMO, del 11/02/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto di qualificare l'impugnazione come ricorso in appello e di disporre la trasmissione degli atti alla Corte d'Appello di Palermo.

LA CORTE OSSERVA IN FATTO ED…

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