Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8239 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8239PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere applicata nei confronti di un soggetto raggiunto da gravi indizi di colpevolezza per reati di matrice mafiosa, in virtù della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Tale presunzione può essere superata solo quando emergano elementi che dimostrino la stabilità del distacco dell'indagato dall'organizzazione criminale di riferimento, anche in considerazione del tempo trascorso dalla commissione del fatto, purché questo non sia segnato da condotte sintomatiche di perdurante pericolosità sociale. In assenza di tali elementi, il giudice è tenuto ad applicare la misura cautelare più rigorosa, unica in grado di recidere in modo assoluto i legami dell'indagato con il contesto criminale, anche qualora quest'ultimo risulti già detenuto per altra causa, atteso che la carcerazione pregress a non preclude l'applicazione concorrente della custodia in carcere. Pertanto, il giudice deve valutare in concreto la sussistenza di indici oggettivi e soggettivi idonei a qualificare l'esigenza cautelare speciale-preventiva, senza che possano assumere rilievo determinante, in senso contrario, il mero ottenimento della liberazione anticipata o la prospettata debellatio dell'associazione mafiosa di riferimento, ove non supportata da elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/06/2018 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli, investito di richiesta di riesame ex articolo 309 c.p.p., con l'ordinanza in epigrafe co…

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