Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 7609 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:7609SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che: 1. L'istituto del preavviso di rigetto non trova applicazione nei procedimenti ad iniziativa d'ufficio, come quello finalizzato alla repressione degli illeciti edilizi, in quanto tali procedimenti sono tipizzati e compiutamente disciplinati dalla legge speciale, non richiedendo l'apporto partecipativo del destinatario. 2. La comunicazione di avvio del procedimento è superflua nell'adozione degli atti di repressione degli illeciti edilizi, in quanto tali procedimenti sono caratterizzati dal compimento di meri accertamenti tecnici sulla consistenza e sul carattere abusivo delle opere realizzate, senza necessità di apporto partecipativo del destinatario. 3. Il manufatto in tubolari di ferro, ancorché amovibile e privo di fondamenta, deve essere qualificato come gazebo e non come pergolato, in quanto struttura leggera, non aderente ad altro immobile, coperta nella parte superiore ed aperta ai lati, avente la funzione di garantire in modo permanente la migliore fruibilità di uno spazio aperto. 4. Il gazebo non precario, funzionale a soddisfare esigenze permanenti connesse allo svolgimento di un'attività commerciale, costituisce un manufatto alterante lo stato dei luoghi, con incremento del carico urbanistico, e pertanto necessita del previo rilascio del permesso di costruire, a prescindere dalla sua precarietà strutturale, rimovibilità e assenza di opere murarie. 5. Ai fini della valutazione della necessità del permesso di costruire, non rileva il carattere stagionale del gazebo, quando esso è destinato a soddisfare bisogni non provvisori attraverso la permanenza nel tempo della sua funzione, anche se con la reiterazione della presenza del manufatto di anno in anno nella sola buona stagione. 6. Il gazebo in questione non può essere qualificato come mera pertinenza del fabbricato in cui è svolta l'attività commerciale, configurandosi invece come manufatto autonomo che, comportando una trasformazione del territorio, necessitava dell'intermediazione del permesso di costruire. 7. Nell'ipotesi di pluralità di opere abusive, la valutazione dell'impatto urbanistico deve essere effettuata in maniera globale, considerando l'insieme degli interventi realizzati, e non in modo atomistico. 8. Non è necessario il previo annullamento in autotutela della CILA presentata, in quanto essa non costituisce un autonomo titolo edilizio autorizzativo, ma solo un atto di comunicazione di attività libera, soggetto al potere di controllo e sanzionatorio dell'amministrazione. 9. I provvedimenti di repressione degli abusi edilizi sono atti dovuti con carattere essenzialmente vincolato e privi di margini discrezionali, per cui non è necessaria una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o una comparazione con gli interessi privati coinvolti. 10. Il mero decorso del tempo dalla commissione dell'illecito non può legittimare l'edificazione avvenuta senza titolo, né far sorgere un affidamento tutelabile nel mantenimento di una situazione di fatto abusiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/11/2021

N. 07609/2021 REG.PROV.COLL.

N. 04810/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 c.p.a.
sul ricorso numero di registro generale 4810 del 2016, proposto da
GIANFRANCO TUCCILLO, rappresentato e difeso dall’Avv. Giuseppe Aselli, con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del suo difensore;

contro

COMUNE DI MARIGLIANO, rappresentato e difeso dall’Avv. Angelo Caliendo, con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del suo difensore;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Marigliano n. 109 del 25 luglio 2016, recante l’ingiunzione di demolizione di alcune opere abusive realizzate in prossimità dei locali adibiti ad attività commerciale del ricorrente…

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