Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22706 del 10 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22706PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, ivi comprese quelle delle parti offese, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale è tenuto a motivare in modo logico e coerente il proprio apprezzamento, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento della prova. Il giudice di merito, nel motivare il diniego delle attenuanti generiche, non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti. La prescrizione non è rilevabile d'ufficio dalla Corte di Cassazione in caso di inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Anton - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita…

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