Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9410 del 7 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9410PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e posizione di preminenza, induce il privato a promettere o dare utilità, realizza il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale condotta si caratterizza per la sussistenza di un rapporto di soggezione psicologica del privato nei confronti del pubblico ufficiale, tale da alterare il libero processo volitivo del primo, il quale non agisce in condizioni di parità e consapevolezza, ma sotto la pressione derivante dall'abuso della posizione di potere del secondo. La fattispecie si differenzia dalla corruzione, in cui il privato agisce in condizioni di sostanziale parità e libera determinazione, essendo mosso da un comune intento illecito con il pubblico ufficiale. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria una condotta intimidatoria o minacciosa del pubblico ufficiale, essendo sufficiente l'abuso della propria qualità e posizione per indurre il privato a promettere o dare utilità, anche attraverso la prospettazione di vantaggi o favori futuri. Il privato che cede alla richiesta indebita del pubblico ufficiale non può essere considerato mero correo, ma vittima del reato, in quanto il suo processo volitivo risulta alterato dalla condotta abusiva del pubblico ufficiale. La riqualificazione del fatto da concussione a induzione indebita non fa venir meno il diritto della persona offesa al risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 67/2013 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 12/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso di (OMISSIS) e il rigetto del ricorso di (OMISSIS).
udito, per la parte civile, Avv. (OMISSIS),…

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