Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40072 del 27 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40072PEN

Massima

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Il reato di modificazione dello stato dei luoghi (art. 632 c.p.) richiede un radicale mutamento della fisionomia del luogo o un'alterazione dello stato dei luoghi tale da determinare conseguenze dannose sull'integrità dell'immobile e sull'accertamento dei relativi diritti. La condotta deve concretarsi in un'apprezzabile immutazione dello stato dei luoghi, che faccia assumere al fondo forme e condizioni diverse da quelle originarie, con un danno di una certa consistenza per la parte privata. Pertanto, una modifica minima e irrisoria dello stato dei luoghi, che non comporti una modifica sostanziale del fondo né danni di rilievo all'integrità dell'immobile, non integra gli estremi del reato di cui all'art. 632 c.p., configurando al più un illecito di natura civile. In tali casi, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio perché il fatto non sussiste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza del Giudice di Pace di Caltagirone, in data 24/01/2012;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Aurelio Galasso, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito l'Avvocato (OMISSIS) - difensore di (OMISSIS) - che ha concluso per l'acco…

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