La normativa interna che impone l'obbligo di utilizzare, nell'esercizio del servizio di noleggio con conducente (NCC), esclusivamente una rimessa ubicata all'interno del territorio del comune che rilascia l'autorizzazione, non contrasta con le norme dell'Unione Europea poste a tutela della concorrenza, né con i principi costituzionali e della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Tale requisito oggettivo, finalizzato a garantire che il servizio di NCC, pur potendosi svolgere senza limiti spaziali, inizi e termini presso la medesima rimessa, ovvero entro il territorio comunale, risponde all'esigenza di assicurare che tale servizio, di natura complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea, sia svolto a favore della comunità locale di cui il Comune è ente esponenziale. La prescrizione che la rimessa sia ubicata entro il territorio dell'ente autorizzante non costituisce, pertanto, un requisito discriminatorio o restrittivo della concorrenza, ma un limite intrinseco alla stessa natura del servizio conferito, pienamente giustificato dalle finalità pubbliche che l'istituzione del servizio di NCC mira a soddisfare. Né tale requisito contrasta con la possibilità, contemplata dalla legge, di conferire l'autorizzazione anche a imprese localizzate in altri comuni, le quali, pur potendo ottenere l'autorizzazione, non potrebbero esercitare il servizio nell'ambito territoriale in cui non hanno la propria rimessa. Pertanto, le disposizioni interne che impongono l'obbligo di utilizzare una rimessa ubicata nel territorio comunale non determinano un'ingiustificata compressione dell'assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea e non contrastano con le norme dell'Unione Europea, della CEDU e costituzionali invocate.