Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5365 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:5365SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'omessa o tardiva impugnazione dell'atto amministrativo presupposto rende inammissibile il ricorso giurisdizionale proposto contro l'atto consequenziale, in quanto quest'ultimo non può essere emanato senza l'adozione del primo. Il nesso di presupposizione tra i due atti sorge quando l'atto consequenziale, ossia il secondo da adottarsi in ordine cronologico, non può essere emanato senza l'adozione del primo. In tali casi di connessione, la mancata o tardiva impugnazione dell'atto presupposto preclude la possibilità di contestare validamente l'atto consequenziale, in quanto quest'ultimo costituisce un mero atto applicativo e consequenziale del primo. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza consolidata, si fonda sulla necessità di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando che l'impugnazione di un atto meramente consequenziale possa travolgere indirettamente l'atto presupposto non tempestivamente impugnato. La tardiva impugnazione dell'atto presupposto non può essere superata invocando l'errore scusabile, in quanto i presupposti per la riammissione in termini previsti dall'art. 37 del Codice del processo amministrativo non risultano integrati nella fattispecie. Pertanto, il ricorso avverso l'atto consequenziale, emesso in assenza di tempestiva impugnazione dell'atto presupposto, deve essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

N. 05029/2015
REG.RIC.

N. 05365/2016 REG.PROV.COLL.

N. 05029/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso integrato da motivi aggiunti n.5029 del 2015 proposto da ((omissis)) rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) e dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell'avv. Federico in Roma, Viale Mazzini n.55;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso la sede dell'Avvocatura comunale in Roma, Via del Tempio di Giove n.21;

per l'annullamento:

per l'annullamento:

- con il ricorso principale:

a) della determinazione dell'intimata …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.