Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36268 del 8 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36268PEN

Massima

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Il funzionario pubblico che, abusando della propria posizione, induce un privato a dare o promettere indebitamente una somma di denaro per ottenere un vantaggio personale o per il proprio ufficio, commette il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che il pubblico ufficiale, sfruttando il proprio potere e la propria autorità, determini nel privato la rappresentazione di un danno futuro o di un pregiudizio imminente, inducendolo così a consegnare una somma di denaro, anche se di importo inferiore rispetto a quanto inizialmente richiesto. Le dichiarazioni della persona offesa, se specifiche e spontanee, possono costituire prova della responsabilità dell'indagato, anche in assenza di ulteriori riscontri, salvo che non risultino congetturali o assertive. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato può desumersi dalle modalità della condotta illecita, qualora emerga un suo carattere non occasionale, anche in assenza di precedenti penali a carico dell'indagato. La mancata tempestiva richiesta di deposito dei supporti magnetici delle intercettazioni da parte della difesa, rispetto alle cadenze processuali, esclude l'inutilizzabilità di tali elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domeni - rel. Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 29/2015 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 05/02/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;
sentite le conclusioni del PG Dott. DI NARDO Marilia per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) in sost. Dell'avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Caltanissetta, quale giudice del riesame, ha conferm…

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