Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43028 del 11 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:43028PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità e dei poteri connessi, induce indebitamente un privato a consegnargli una somma di denaro, strumentalizzando la sua posizione per condizionare la volontà del privato interessato al buon esito di una pratica amministrativa di sua competenza, commette il reato di induzione indebita previsto dall'art. 319-quater c.p. Tale condotta, pur non integrando gli estremi della costrizione tipica del reato di concussione di cui all'art. 317 c.p., si configura come persuasione, suggestione, inganno o pressione morale che, sfruttando il ruolo e le funzioni del pubblico ufficiale, finisce per limitare la libertà di autodeterminazione del privato, il quale presta acquiescenza alla richiesta indebita nella prospettiva di conseguire un proprio tornaconto personale. Inoltre, il pubblico ufficiale che, nell'ambito di un procedimento amministrativo, fornisce consapevolmente informazioni false che inducono l'adozione di un provvedimento privo di giustificazione, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico previsto dall'art. 479 c.p., essendo gli atti interni destinati ad inserirsi nel procedimento amministrativo e a costituire presupposto di successivi provvedimenti, anch'essi qualificabili come atti pubblici ai fini della configurabilità del reato. La determinazione della pena per il reato di induzione indebita deve tuttavia avvenire con riferimento alla cornice edittale prevista dalla normativa vigente al momento della commissione del fatto, e non a quella successivamente modificata in senso più severo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI M. - Presidente

Dott. GIORGI M. rel. Consiglie - SENTENZA

Dott. ROSATI M. - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINO P. - Consigliere

Dott. DI GERONIMO P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/03/2022 della Corte d'appello di Napoli;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Maria Silvia Giorgi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo di annullare senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente alla determinazione della pena in relazione al reato di cui al capo A), …

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