Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30505 del 13 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:30505PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur non escludendo totalmente la capacità di intendere e di volere, comporta una diminuzione della stessa tale da ridurre, ma non annullare, la responsabilità penale dell'imputato. Tale condizione può derivare da una pregressa patologia psichica, come la sindrome depressiva, che pur essendo efficacemente controllata dalla terapia farmacologica, può subire un peggioramento in concomitanza con eventi stressanti e l'assunzione incontrollata di farmaci, determinando una parziale compromissione delle facoltà mentali al momento del fatto. In tali casi, il giudice deve valutare attentamente il quadro clinico complessivo, le condizioni psico-fisiche dell'imputato, la sequenza dei comportamenti tenuti prima e dopo il reato, al fine di accertare se l'azione delittuosa sia stata compiuta in uno stato di parziale incapacità di intendere e di volere, tale da giustificare una diminuzione della pena. La motivazione della sentenza deve illustrare in modo logico e coerente le ragioni che hanno condotto a tale conclusione, senza incorrere in lacune o contraddizioni, respingendo eventuali richieste di nuove perizie quando il compendio istruttorio già acquisito consente di pervenire ad un accertamento adeguato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TAMPIERI LUCA, il quale ha concluso, con requisitoria scritta, chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 6 maggio 2022, la Corte …

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