Il diritto all'assegnazione in regolarizzazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica occupato senza titolo è subordinato al rispetto di specifici requisiti previsti dalla legge regionale, quali l'occupazione senza titolo alla data del 20 novembre 2006 e l'appartenenza al nucleo familiare originario dell'assegnatario deceduto. In mancanza di tali presupposti, il decreto di rilascio dell'alloggio adottato dalla pubblica amministrazione è legittimo, non potendosi configurare un diritto soggettivo all'assegnazione in regolarizzazione o alla concessione di un nuovo alloggio. La pubblica amministrazione, infatti, mantiene un ampio margine di discrezionalità nella gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, essendo tenuta a verificare il rispetto dei requisiti normativamente previsti per l'assegnazione o la regolarizzazione. Pertanto, il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità del provvedimento di rilascio, deve limitarsi a verificare la sussistenza di tali presupposti, senza poter sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'amministrazione.